martedì 6 gennaio 2009

.. i pesciolini nell'acquario..





Ciao a tutti, scusate il ritardo ma nelle feste, si sa, si ha sempre poco tempo a disposizione, ma ora, purtroppo, sono finite e si torna alla dura realtà. ;-)
In questo post vorrei parlare di altri animali che possono essere “utili” nella Pet-Therapy, che possono offrire un aiuto ai “pazienti” e cioè i pesci, in modo particolare i pesciolini rossi.
Notizie riguardanti i pesciolini rossi si hanno, già, a partire dalla dinastia dei Ming, in Cina, dove venivano utilizzati per scopi ornamentali, attualmente si sono diffusi in tutto il mondo.
Questi piccoli animali rendono l’ambiente allegro, divertente e colorato.
In particolari luoghi, come le case di riposo, le carceri, possono illuminare l’atmosfera, favoriscono le relazioni interpersonali.
L’osservazione degli acquari può portare nei “pazienti” una diminuzione della tachicardia e della tensione muscolare.
Questi piccoli amici hanno bisogno, come tutti gli altri, di cure ed attenzioni e ciò, comporta ad uno spostamento dell’attenzione dei pazienti dai loro problemi, portando una diminuzione anche dello stress.
I pesciolini sono in grado di imparare a prendere il cibo dalle mani dell’uomo, ad un sola condizione: avere molto pazienza nel somministrarglielo.

sabato 3 gennaio 2009

.. i nostri amici felini possono aiutare?!

Ciao a tutti..!!

Nei miei precedenti post ho parlato di cani, cavalli, uccellini, criceti e conigli e in questo vorrei parlare dei gatti perché anche questi ultimi possono offrire un importante aiuto alle persone che “ soffrono.

Un gatto può suscitare più interesse rispetto ad un cane per la sua mole, per la sua disinvoltura, per il suo sguardo spesso “misterioso”, per l’intraprendenza, il suo carattere curioso ed esploratore.

Per alcune persone il semplice vedere in gatto porta in loro un sorriso.Nella Pet- Therapy, i gatti vengono “utilizzati” per aiutare e migliorare la situazione delle persone che soffioni di ansia, depressione, di ipertensione. Accarezzare e coccolare un gatto rilassa, aiuta, anche, a regolare il livello di colesterolo nel sangue, riduce lo stress. I nostri amici felini, come i cani, possono diventare dei buoni compagni di gioco e come tutti gli animali hanno bisogno di determinate cure ed attenzioni e questo porta nei “pazienti”, un aumento di responsabilità, specie negli adolescenti con problemi. Bisogna, però , ricordare la Pet- Therapy felina è poca utilizzata rispetto a quella canina perché gli strumenti ed i metodi utilizzati sono molto più costosi.



martedì 30 dicembre 2008

.. criceti e conigli


.. Oltre ai cani, ai cavalli e agli uccelli, un ruolo determinante, per la Pet-Therapy, è dato anche dai conigli e dai criceti.
Criceti e conigli sono molto diffusi nelle nostre case e in continuo aumento, c’è chi li preferisce ai cani e ai gatti in quanto molto meno impegnativi.
Nella Pet-Therapy vengono scelti perché sono animali tranquilli, piccoli che non spaventano per le loro dimensioni, cosa che magari può succedere con i cavalli ed alcuni cani, sono animali che vanno, anche, solo semplicemente osservati senza star li a coccolarli.
Prendersi cura di loro, osservarli, accarezzarli può portare effetti positivi ai bambini, in modo particolare a quelli che attraversano una fase difficile della loro vita, possono alleviare loro momenti di disagio
Criceti e conigli forniscono compagnia, sono essere molto attivi, offrono un supporto emozionale, fanno sentire la persona accettata per quello che è, possono suscitare stati d’animi positivi, alleviare momenti di stress.
In modo particolare i loro movimenti, spesso un po’ buffi, suscitano nei bambini momenti di ilarità ed allegria.

lunedì 29 dicembre 2008

...ma anche i pappagalli possono aiutare..!!


… Salve a tutti..
Finora, a riguardo della Pet-Therapy, ho parlato in gran parte dei cani, ma ci sono anche altri animali che possono offrire un importante aiuto alle persone che soffrono, come gli uccelli e in modo particolare i pappagalli.
Questi animali vengono scelti perché con loro c’è un minor rischio di malattie trasmissibili all’uomo.
Tra loro e i “pazienti” il rapporto che viene a crearsi è molto più freddo e distaccato, non si forma quella dipendenza che è tipica dei rapporti con i cani, ma si crea un' osservazione continua e reciproca, ugualmente importante in quanto essi richiedono da subito moltissime attenzioni perché sono molto più fragili rispetto agli altri animali, richiedono un rapporto quasi delicato che tende a formare le persone come tendenzialemente gentili, protettive, amichevoli ed altruiste.
Gli uccelli possono venire “ utilizzati” sia con i bambini in ospedale o nelle scuole, sia bambini con problemi di socializzazione,sia con persone con problemi psico-fisici che, sia con i disabili, ma in modo particolare con gli anziani, essi portano allegria e gioia.
Recenti esperimenti hanno rilevato l’effetto benefico derivante dal prendersi cura costantemente di pappagali.
La Pet-therapy con gli uccelli porta, anche, ad un maggiore equilibrio dello sviluppo psico-fisico, del comportamento sociali, emozionale ed infine cognitivo.

sabato 27 dicembre 2008

... animali sentinella..


Ciao a tutti… in questo mio post ho deciso di parlare della pet therapy a contatto con l’epilessia.
L’epilessia è una malattia caratterizzata da modificazioni croniche rincorrenti del sistema nervoso che possono portare a perdita di conoscenza, a spasmi, a contrazioni della muscolatura. Il 70 % di queste crisi sono controllabili con farmaci, il restante 30% è farmaco-resistente. Le cause possono essere diverse:
-lesioni celebrali;
-malformazioni congenite;
-traumi;
-disturbi metabolici;
-alcolismo.
Gli animali sono in grado di riconoscere l’arrivo di una crisi epilettica. Sono state fatte diverse osservazioni a riguardo che hanno dimostrato che gli animali, soprattutto i cani, mostrano comportamenti strani, diversi al sopraggiungere di una crisi. In questi casi i cani devono essere addestrati a lavorare con il paziente in modo tale da avvertirlo della prevista crisi, preparando così il soggetto ad evitare una possibile caduta con tutte le possibili conseguenze negative, inoltre, essi assumono un atteggiamento prottetivo duranti tali crisi.
Essi non si fanno ingannare dalle simulazioni, dalle finte e queste dimostra che i cani, come la maggiore parte degli animali, sono in grado sentire qualcosa che va oltre noi stessi e che noi essere umani non riusciamo a percepire, si pensi alla capacità di pre-sentire l'arrivo di un terremoto, ciò è legato alla particolare sensibilità a cariche elettriche delle rocce che si scontrano tra di loro.

martedì 23 dicembre 2008

... la pet-therapy arriva anche nelle carceri..

Ciao a tutti.. non ho proprio nessuna voglia di essere dimenticata ,quindi, appena ho un po’ di tempo libero vi scrivo.. poi adesso sono iniziate le vacanze di Natale..
In questo mio post vorrei parlare del legame che viene a crearsi tra carcerati ed i nostri piccoli amici..
In ambienti come le carceri, il tempo sembra interminabile, ci si annoia, viene a mancare la comunicazione sia tra carcerati sia, in modo particolare, con il personale. Spesso i carcerati si sentono in colpa per quello che hanno fatto, si sentono inutili dentro quelle “quattro mura”, perdono l’autostima, la fiducia in loro stessi ed allora la depressione li “invade”, si “ impossessa” di loro.
E allora quale metodo è necessario per migliorare la loro situazione se non la compagnia di un cane o di un qualsiasi animale? Questo fatto è raccontato in molti film, come ad esempio “ Il Miglio Verde” di Frank Darabont in cui uno dei protagonisti si affeziona talmente tanto ad un topolino che inizia a condividere con lui anche il cibo.
La presenza di animali in questi particolari ambienti è determinante in quanto aiuta a colmare determinate mancanze, tipo la famiglia o gli amici; possono diventare un passatempo. Occupandosi di loro, i carcerati si sentono impegnati, responsabili, il senso di inutilità inizia a scemare, pian piano cominciano a recuperare quell’ ottimismo che avevano perso e cala addirittura il numero di suicidi. I carcerati iniziano a comunicare più spesso, diminuisce la loro aggressività e, quindi, anche l’uso dei farmaci per tranquillizzarli.
In alcuni carceri minorili, la Pet- Therapy è importante perchè riesce a correggere il comportamento dei minori ed a migliorarlo in vista di un futuro rapporto con la società.
Essa può essere accompagnata accompagnata da attività quali l’addestramento e l’allevamento dei cani.. attività utili in quanto, una volta usciti dalle carceri, potranno servire, ai minori, per trovare un lavoro..

lunedì 22 dicembre 2008

.. una piccola medicina anche per l'AIDS...


… eccomi di nuovo qua.. credevate che mi fossi dimenticata?!? E invece no!!:-)
In questo mio post vorrei sempre parlare dei nostri amici animali, ma questa volta a contatto con le persone malate di AIDS (Sindrome da ImmunoDeficienza Acquisita) e si perché la Pet- Therapy riesce anche in questo..
Come tutte le terapia, la Pet –Therapy ha costi elevati, soprattutto in questi casi in cui si richiede una particolare scelta degli animali, una corretta selezione, uno specifico training valutando anche lo stato di salute del cane in quanto la situazione dei malati di AIDS è molto particolare, a causa del loro sistema immunitario debole, si può andare incontro al rischio di trasmissione e contagio di malattie canine.
Alcuni ospedali, dove sono ricoverati malati di AIDS, anziani, bambini ecc... danno la possibilità ai pazienti di rivedere i proprio animali e sentire "l'aria di casa", hanno creato zone in cui i nostri piccoli amici possono stare tranquilli affinché i pazienti siano in grado di riappropriarsi delle forze perdute e affrontare la vita con più ottimismo.
Negli ospedali, i nostri amici animali vengono chiamati, anche, “ catalizzatori sociali” in quanto facilitano la comunicazione e gli scambi fra gli uomini ed aumentano il buonumore.
Il cane può diventare, quindi, una medicina per i malati di AIDS(una medicina che però non deve essere alternatva) e funzionare come trattamento di anti-solitudine e anti-isolamento.
Prendersi cura di un cane o di qualsiasi altro animale aiuta a non pensare ai proprio problemi.
Negli Stati Uniti almeno il 40% delle persone ammalate di AIDS vive con un animale da compagnia. E chi ha un cane è più protetto dal rischio depressione rispetto a chi non ce l' ha.