martedì 30 dicembre 2008

.. criceti e conigli


.. Oltre ai cani, ai cavalli e agli uccelli, un ruolo determinante, per la Pet-Therapy, è dato anche dai conigli e dai criceti.
Criceti e conigli sono molto diffusi nelle nostre case e in continuo aumento, c’è chi li preferisce ai cani e ai gatti in quanto molto meno impegnativi.
Nella Pet-Therapy vengono scelti perché sono animali tranquilli, piccoli che non spaventano per le loro dimensioni, cosa che magari può succedere con i cavalli ed alcuni cani, sono animali che vanno, anche, solo semplicemente osservati senza star li a coccolarli.
Prendersi cura di loro, osservarli, accarezzarli può portare effetti positivi ai bambini, in modo particolare a quelli che attraversano una fase difficile della loro vita, possono alleviare loro momenti di disagio
Criceti e conigli forniscono compagnia, sono essere molto attivi, offrono un supporto emozionale, fanno sentire la persona accettata per quello che è, possono suscitare stati d’animi positivi, alleviare momenti di stress.
In modo particolare i loro movimenti, spesso un po’ buffi, suscitano nei bambini momenti di ilarità ed allegria.

lunedì 29 dicembre 2008

...ma anche i pappagalli possono aiutare..!!


… Salve a tutti..
Finora, a riguardo della Pet-Therapy, ho parlato in gran parte dei cani, ma ci sono anche altri animali che possono offrire un importante aiuto alle persone che soffrono, come gli uccelli e in modo particolare i pappagalli.
Questi animali vengono scelti perché con loro c’è un minor rischio di malattie trasmissibili all’uomo.
Tra loro e i “pazienti” il rapporto che viene a crearsi è molto più freddo e distaccato, non si forma quella dipendenza che è tipica dei rapporti con i cani, ma si crea un' osservazione continua e reciproca, ugualmente importante in quanto essi richiedono da subito moltissime attenzioni perché sono molto più fragili rispetto agli altri animali, richiedono un rapporto quasi delicato che tende a formare le persone come tendenzialemente gentili, protettive, amichevoli ed altruiste.
Gli uccelli possono venire “ utilizzati” sia con i bambini in ospedale o nelle scuole, sia bambini con problemi di socializzazione,sia con persone con problemi psico-fisici che, sia con i disabili, ma in modo particolare con gli anziani, essi portano allegria e gioia.
Recenti esperimenti hanno rilevato l’effetto benefico derivante dal prendersi cura costantemente di pappagali.
La Pet-therapy con gli uccelli porta, anche, ad un maggiore equilibrio dello sviluppo psico-fisico, del comportamento sociali, emozionale ed infine cognitivo.

sabato 27 dicembre 2008

... animali sentinella..


Ciao a tutti… in questo mio post ho deciso di parlare della pet therapy a contatto con l’epilessia.
L’epilessia è una malattia caratterizzata da modificazioni croniche rincorrenti del sistema nervoso che possono portare a perdita di conoscenza, a spasmi, a contrazioni della muscolatura. Il 70 % di queste crisi sono controllabili con farmaci, il restante 30% è farmaco-resistente. Le cause possono essere diverse:
-lesioni celebrali;
-malformazioni congenite;
-traumi;
-disturbi metabolici;
-alcolismo.
Gli animali sono in grado di riconoscere l’arrivo di una crisi epilettica. Sono state fatte diverse osservazioni a riguardo che hanno dimostrato che gli animali, soprattutto i cani, mostrano comportamenti strani, diversi al sopraggiungere di una crisi. In questi casi i cani devono essere addestrati a lavorare con il paziente in modo tale da avvertirlo della prevista crisi, preparando così il soggetto ad evitare una possibile caduta con tutte le possibili conseguenze negative, inoltre, essi assumono un atteggiamento prottetivo duranti tali crisi.
Essi non si fanno ingannare dalle simulazioni, dalle finte e queste dimostra che i cani, come la maggiore parte degli animali, sono in grado sentire qualcosa che va oltre noi stessi e che noi essere umani non riusciamo a percepire, si pensi alla capacità di pre-sentire l'arrivo di un terremoto, ciò è legato alla particolare sensibilità a cariche elettriche delle rocce che si scontrano tra di loro.

martedì 23 dicembre 2008

... la pet-therapy arriva anche nelle carceri..

Ciao a tutti.. non ho proprio nessuna voglia di essere dimenticata ,quindi, appena ho un po’ di tempo libero vi scrivo.. poi adesso sono iniziate le vacanze di Natale..
In questo mio post vorrei parlare del legame che viene a crearsi tra carcerati ed i nostri piccoli amici..
In ambienti come le carceri, il tempo sembra interminabile, ci si annoia, viene a mancare la comunicazione sia tra carcerati sia, in modo particolare, con il personale. Spesso i carcerati si sentono in colpa per quello che hanno fatto, si sentono inutili dentro quelle “quattro mura”, perdono l’autostima, la fiducia in loro stessi ed allora la depressione li “invade”, si “ impossessa” di loro.
E allora quale metodo è necessario per migliorare la loro situazione se non la compagnia di un cane o di un qualsiasi animale? Questo fatto è raccontato in molti film, come ad esempio “ Il Miglio Verde” di Frank Darabont in cui uno dei protagonisti si affeziona talmente tanto ad un topolino che inizia a condividere con lui anche il cibo.
La presenza di animali in questi particolari ambienti è determinante in quanto aiuta a colmare determinate mancanze, tipo la famiglia o gli amici; possono diventare un passatempo. Occupandosi di loro, i carcerati si sentono impegnati, responsabili, il senso di inutilità inizia a scemare, pian piano cominciano a recuperare quell’ ottimismo che avevano perso e cala addirittura il numero di suicidi. I carcerati iniziano a comunicare più spesso, diminuisce la loro aggressività e, quindi, anche l’uso dei farmaci per tranquillizzarli.
In alcuni carceri minorili, la Pet- Therapy è importante perchè riesce a correggere il comportamento dei minori ed a migliorarlo in vista di un futuro rapporto con la società.
Essa può essere accompagnata accompagnata da attività quali l’addestramento e l’allevamento dei cani.. attività utili in quanto, una volta usciti dalle carceri, potranno servire, ai minori, per trovare un lavoro..

lunedì 22 dicembre 2008

.. una piccola medicina anche per l'AIDS...


… eccomi di nuovo qua.. credevate che mi fossi dimenticata?!? E invece no!!:-)
In questo mio post vorrei sempre parlare dei nostri amici animali, ma questa volta a contatto con le persone malate di AIDS (Sindrome da ImmunoDeficienza Acquisita) e si perché la Pet- Therapy riesce anche in questo..
Come tutte le terapia, la Pet –Therapy ha costi elevati, soprattutto in questi casi in cui si richiede una particolare scelta degli animali, una corretta selezione, uno specifico training valutando anche lo stato di salute del cane in quanto la situazione dei malati di AIDS è molto particolare, a causa del loro sistema immunitario debole, si può andare incontro al rischio di trasmissione e contagio di malattie canine.
Alcuni ospedali, dove sono ricoverati malati di AIDS, anziani, bambini ecc... danno la possibilità ai pazienti di rivedere i proprio animali e sentire "l'aria di casa", hanno creato zone in cui i nostri piccoli amici possono stare tranquilli affinché i pazienti siano in grado di riappropriarsi delle forze perdute e affrontare la vita con più ottimismo.
Negli ospedali, i nostri amici animali vengono chiamati, anche, “ catalizzatori sociali” in quanto facilitano la comunicazione e gli scambi fra gli uomini ed aumentano il buonumore.
Il cane può diventare, quindi, una medicina per i malati di AIDS(una medicina che però non deve essere alternatva) e funzionare come trattamento di anti-solitudine e anti-isolamento.
Prendersi cura di un cane o di qualsiasi altro animale aiuta a non pensare ai proprio problemi.
Negli Stati Uniti almeno il 40% delle persone ammalate di AIDS vive con un animale da compagnia. E chi ha un cane è più protetto dal rischio depressione rispetto a chi non ce l' ha.


domenica 21 dicembre 2008

..e la depressione?!?!?

Ciaoooo
Ben trovati :-)
… In questo mio post vorrei parlare degli effetti positivi che i nostri amici animali possono avere sui depressi.
Oggi la depressione viene considerata una vera e propria malattia, un” disturbo dell’umore” caratterizzato da un profondo avvilimento e tristezza, può essere di natura ereditaria o causata da eventi particolarmente gravi, come ad esempio un lutto famigliare.
Per curare questa “malattia”,molto spesso si usano le medicine, ma una tecnica che viene sempre più utilizzata è proprio quella della pet-therapy
Gli animali possono portare un effetto calmante facendo spostare l’attenzione dai problemi dei soggetti a loro stessi perché, si sa, i cani hanno bisogno sempre di costanti cure ed attenzioni: spazzolarli, dar loro da mangiare, portarli a” spasso”… sono azioni che richiedono molto tempo. Gli animali, non giudicano, non hanno pregiudizi anche se magari “conoscono” la malattia dell’uomo, offrono, specie i cani, un amore incondizionato., possono portare a cambiamenti positivi,come la socializzazione.. Quale migliore modo di incontro, di creare nuove amicizie quando si porta a passeggio un cane? Possono portare ad un vero e proprio rilassamento, migliorando anche parametri fisiologici come la frequenza e il battito cardiaco.

venerdì 19 dicembre 2008

...parlando di autismo..


L'autismo è un disturbo caratterizzato da un ripiegamento del bambino verso sé stesso, verso la sua interiorità che da origine ad una separazione tra il mondo esterno e il “suo mondo interiore”. È caratterizzato dall’incapacità di creare delle relazioni, da comunicazioni stereotipate e da bisogni ansiosi.
Nella relazione tra bambini autistici e animali è determinante il gioco che diventa uno strumento ideale di comunicazione, il bambino non è costretto a parlare ma grazie al cane riesce a creare un rapporto di fiducia.
Gli animali, specie i cani, quasi costringono il bambino ad uscire dal suo isolamento a creare dei rapporti con altre persone, prima fra tutte il terapista. Il semplice prendersi cura di un’animale, spazzolarlo dargli da mangiare, porta nel bambino anche un maggiore senso di consapevolezza e responsabilità.
Purtroppo non ci sono esempi pratici che possono dimostrare la guarigione dei bambini autisci, ma lo scopo della pet-therapy, bisogna ricordare, non è la guarigione ma aiutare ad diminuire le sofferenze sia per il “malato” sia che per i famigliari che alle persone a lui vicine..

giovedì 18 dicembre 2008

.. gli amici animali a contatto con l'ADHD..


Ciao a tutti.. rieccomi di nuovo qui, sono tornata...!!!
In questo post vorrei approfondire l’aspetto della pet-therapy in un particolare ambito cioè quello dei bambini affetti da una particolare malattia chiamata ADHD.
L’ADHD è un disturbo del comportamento caratterizzato da disattenzione, impulsività e iperattività motoria che rende difficile e in certi casi impedisce il normale sviluppo ed integrazione dei bambini, arrivando a non percepire,interagire e ,in casi estremi, a rifiutare il rapporto emotivo con la propria madre. A tale malattia si possono associare disturbi dell’apprendimento come la dislessia, l’ansia e la depressione.
I bambini che soffrono di questo disturbo hanno paura di essere non capiti dagli altri o addirittura feriti per questo tendono ad isolarsi ed ad affezionarsi prima agli animali in quanto quest’ultimi non possono giudicare e diventano, addirittura, dei confidenti.
Gli animali, specie i cani, diventano sostituti di un’intimità e di un affetto spesso carenti, il legame che viene a crearsi con animai e bambini porta in loro una maggiore acquisizione di responsabilità e di un’organizzazione comportamentale, una maggiore fiducia nel mondo, aiuta migliorare la qualità della vita, l’autostima e l’indipendenza.
Gli animali, specie i cani, ci possono dare e aiutare tanto e tanti di noi, spesso, non si rendono conto di questo e hanno il coraggio di maltrattarli..

mercoledì 17 dicembre 2008

... bambini e mal di testa..!!


Salve a tutti..!!
Ho parlato di anziani, disabili ed ora è giusto anche parlare di bambini no?
Per quanto riguarda i bambini, il contatto con un animale può portare in loro il soddisfacimento di determinati bisogni, quali: affetto e sicurezza.
Un animale è in grado di riempire un vuoto legato a relazioni interpersonali, porta curiosità, ma anche gioia ed ilarietà, diminuisce lo stress che, anche se può sembrare strano, è presente anche nei bambini.
La scorsa settimama ho letto un articolo molto importante sul quotidiano "Leggo", in cui si diceva che al giorno d'oggi, circa 1,5 milioni di bambini soffre di mal di testa, emicrania, di cefalee intensive a causa dei più svariati motivi: situazione famigliare caratterizzata da litigi o problemi economici, il ritmo troppo veloce e frenetico dell'ambiente in cui i bambini vengono "inseriti". Questo fatto è molto negativo perchè un bimbo che soffre di mal di testa, anche da adulto soffrirà di mal di testa.
Secondo il neuropsichiatra Davide Moscato la pet-therapy, suddivisa in una serie di terapie, dimezza la durata e la frequenza degli attacchi di oltre il 50%, inoltre, per alcuni pazienti i sintomi possono scomparire in maniera definitiva.
Da qui l'importanza delle cosidette fattorie terapeutiche o fattorie-ospedali che si stanno diffondendo sempre di più e si deve ricordare che il tutto viene fatto senza l'utilizzo di farmaci..!!

sabato 6 dicembre 2008

....ed ora l'ippoterapia...

Nel post precedente vi ho detto che avrei parlato di ippoterapia... ed eccola qua...
L’ippoterapia deriva dal greco “Huppos” che significa “ cavallo” e “therapeia” che significa “cura”.
Essa si definisce, quindi, come la terapia in cui viene utilizzato il cavallo, accompagnato sempre da persone esperte e competenti, per cercare di migliorare la salute della persona.
Tale attività è rivolta non solo a persone affette da disturbi motori, da sindrome di Down, a bambini autistici ma anche a persone che hanno subito dei traumi, più o meno gravi, in seguito ad incidenti stradali o sul lavoro., fatti che, purtroppo ormai accadono troppo di frequente.
Il cavallo viene utilizzato perché la sua figura così “ elegante” porta, inanzittutto, nei soggetti stupore ed ammirazione. La sua andatura (dal trotto al galoppo ecc) porta nel “ paziente " un miglioramento nell’equilibrio statico e dinamico, il mantenimento della postura eretta della schiena. Questo animale coinvolge la persona nella sua globalità, a livello motorio, psichico ecc.., è in grado di produrre un senso di indipendenza, stimola l’attenzione, la curiosità, la volontà,rafforza il senso di sé, riduce la svogliatezza, l’ansia, ridà felicità, fa sparire tante e terribili esperienze di angoscia e di disperazione, aiuta le persone ad aprirsi versa la realtà che li circonda.
Nel rapporto che viene a crearsi tra cavallo e “cavaliere”, determinante è il ruolo che ha quest ultimo che deve essere collaborante, attivo, non distratto ed oppositivo.
L’ippoterapia non deve essere considerata come un passatempo, ma grazie ad essa si raggiungono determinati obiettivi cioè offrire ai “pazienti” un intervento ed aiuto riabilitativo.

venerdì 5 dicembre 2008

... parlando di disabilità...


Ciao a tutti.. sono ritornata..!
Nel post precedente ho parlato del rapporto tra i nostri " amici animali" ed anziani, in questo ho deciso di parlare, invece, del rapporto che può venire a formarsi tra disabili ed animali.
Gli animali creano una relazione di tipo non verbale che, quindi, è molto più facilmente recipita da persone che hanno difficoltà, più o meno gravi, nella comunicazione.
Le persone con difficoltà a livello motorio possono trovare in loro, non solo un appoggio( si pensi ad esempio ai cani per non vedenti) ma anche un senso di padronanza, di autoefficacia e di estensione del sé.
Il legame che si viene a creare con gli animali, soprattutto con i cani, condotti da persone naturalmente esperte e con più meno esperienza nel campo, possono portare nella persona diversamente abile buonumore, allegria, e una maggiore apertura verso l'ambiente che li circonda.. si sa che molto spesso le persone disabili tendono a chiudersi, ad isolarsi e si creano un mondo tutto loro, soprattutto quando sanno di essere "diversi" e certe persone( senza un minimo di cuore) glielo fanno notare.
Nell’aprile dei 1990 è nata l’AIUCA (Associazione Italiana Uso Cani d’assistenza) che si occupa dell’addestramento di cani per aiutare disabili fisici nelle azioni del quotidiano, una tecnica molta usata da questa associazione è l'ippoterapia... ma che cos'è?? Ve lo dirò nel prossimo post.. almeno suscito un pò la vostra curiosità e verrete più spesso a visitare il mio blog!

martedì 25 novembre 2008

rieccomi.. e ora parliamo di anziani!




Ciao ragazzi e ragazze scusatemi se non mi sono fatta più sentire ma ho avuto dei problemi.. è proprio vero che la vita è fatta di alti e bassi.. ma non parliamo di me!
In questo spot, come potete vedere dall'immagine voglio parlare di anziani ed animali.
Frequenti sono stati gli studi ,fatti con l'introduzione di animali nelle varie case di riposo seguiti da professionisti ed educatori, per verificare l'influenza dei nostri piccoli animali sui nostri "nonni" e si è scoperto che grazie, soprattutto ai cani, si riduce l'agitazione nelle persone anziane, si stimola lo loro creatività, la loro capacità di osservazione, l'affettività, la reattività, sono più sorridenti , gioviali e si assiste ad una diminuizione della depressione e dell'ansia.

Gli animali riescono ad arricchire la qualità di vita degli anziani che, molto spesso, è caratterizzata da depressione, apatia, perdità di fiducia in sè stessi e soprattutto da solititudine, quest'ultimo caso è quello più difficile da superare.. gli anziani, nelle case di cura, sentono la mancanza dei propri famigliari e, proprio a causa di questo "male" incurabile, si lasciano morire.

I nostri "amici" animali, attraverso il gioco e l'accudimento, possono diventare un'ancora di salvezza in quanto la loro presenza riempie vuoti spesso molto profondi.
Essi sono diversi dagli esseri umani in quanto non giudicano le persone, le accetteno per quelle che sono, anzi, offrono loro una gratitudine senza limiti e può spesso capitare che gli anziani, per ricambiare questo affetto senza fine, trattino gli animali stessi come dei veri e propri figli!

venerdì 7 novembre 2008

.. alcune lucidazioni sulla pet-therapy


Ciao a tutti..!!
Intanto volevo ringraziare quelli che hanno votato il mio sondaggio... per tormentarvi presto ne farò altri!;-)
In questo terzo post vorrei fare un pò di chiarezza sulla Pet-Therapy.
In poche righe voglio parlarvi un pò della sua storia, delle sue origini( prometto poche perchè magari per alcuni può essere noioso!).
La Pet-Therapy è nata nel 1953 in America ad opera del neuropsichiatria infantile Boris Levinson,il primo ad annunciare alcune teorie sui benefici della compagnia degli animali e che egli stesso ha applicato per curare i suoi pazienti giovani, adulti, anziani che fossero. Essa è diventata una vera e propria scienza solo nel 1977 quando alcuni volontari hanno fondato la Delta Society,ancora oggi esistente.
In Italia è conosciuta come la "Terapia Assisita dell'Animale", abbreviata in "TAA".
Un domanda sorge spontanea ma a chi è veramente diretta e non la Pet-Therapy?
Io mi sono informata un pò dagli educatori che ho conosciuto durante il mio anno di volontariato e un pò di informazioni le ho raccolta sui giornali.. essa è consigliata a persone che presentano difficoltà di relazione, persone affette da malattia quali la sclerosi multipla, persone con disordini dello sviluppo, i disabili, le persone affette da autismo, dalla sindrome di Down, persone con problemi di udito o di vista.. la lista continuerebbe all'infinito...ma la Pet-Therapy non è consigliata a persone che non riescono a prendersi cura degli altri esseri viventi, a persone che in presenza degli animali diventano più competive o possessive, a persone con fobie o con naturalmente allergie..
La Pet-Therapy non è stata, quindi, creata così per gioco o per passatempo ma per aiutare persone che veramente soffrono nei più svariati modi, che con la dolcezza e la semplicità di un cane o di un altro animale possono ritornare a sorridere... e vedere quel sorriso, vedere la felicità nei loro occhi è una delle cose più belle che esistano e pochi purtroppo riescono a capirlo..
A presto
Elisa

giovedì 6 novembre 2008

ehila.. sono ritornata


... che settimana faticosa!!! per fortuna è quasi finita...!!

Comunque volevo dirvi che ho scelto di parlare della pet-therapy perchè quest'anno ho svolto servizio civile presso il comune di Piove di Sacco e sono venuta in contatto cn anzini, disabili, stranieri e soprattutto con bambini che avevano difficoltà nella comunicazione e che seguivano terapie con gli animali presso alcuni centri specializzati.
In questo post vorrei proprio spezzare una lancia in favore del servizio civile perchè poi lo fanno e pochi si rendono conto della sua importanza e di come questa esperienza aiuti a crescere,di come cambi la vita non sono quella delle persone che aiuti ma anche la propria...Non pensate che sia una passeggiata( almeno per me non lo è stata), bisogna avere la forza di affrontare determinate situazioni e soprattutto la volontà perchè non si ha a che fare con libri ma con persone che, una volta instaurata una relazione con loro, dipenderanno moltissimo da te.... ti daranno tanto e dovrai dare tanto..!! Io ora ho finito il mio anno da volontaria, un anno bellissimo che rimarrà sempre nel mio cuore e che è stato un pezzetto determinante della mia vita..!!
p.s: se avete bisogno di consigli ed informazioni sul servizio civile non esitate a contattarmi..!!

domenica 2 novembre 2008

ehi..!!! Ci sono anch'io..!!!!


Ciao a tutti!!! In questo blog ho deciso di parlare della Pet-Therapy ossia della terapia con gli animali.
Che si tratti di un coniglietto, di un cane, di un gatto.. la sua presenza risveglia l’interesse di chi gli è vicino: bambini ed anziani, ma anche malati e disabili con problemi psichici e fisici possono migliorare la qualità della loro vita e le loro condizioni di salute grazie all’assistenza di animali amici.
La "Pet Therapy" non é una panacea, utile a risolvere tutte le malattie, non é sufficiente affiancare un animale a una persona sofferente per aspettarci il miracolo della guarigione. La "P.T." non coinvolge solo un uomo e un animale, ma anche tecnici competenti del comportamento umano e quelli competenti del comportamento animale. Quindi gli interventi di "P.T." dovrebbero essere monitorati da una équipe seria composta da medici veterinari, psicologi, medici, educatori ecc...